notizie e commenti di padre Filippo dalla missione di Sighet, Romania

notizie e commenti di padre Filippo dalla missione di Sighet, Romania

sabato 20 settembre 2014

Inizio attivita' Piccolo Principe

Sono ripartite le attivita' del Piccolo Principe! Quest'anno le attivita' sono cambiate per potersi adattare alle nuove situazioni. Le attivita' di doposcuola e con i bambini sono possibili solo al pomeriggio perche' ora vanno tutti a scuola solo al mattino e non piu' a turni mattino e pomeriggio. Cosi il mattino sono iniziate delle attivita' con i "senior" :-) Una visita a Reggio Emilia alla Cooperativa Elios ha permesso ai responsabili delle attivita' del Piccolo Principe di imparare cosa fare anche con le persone di questa fascia d'eta'. Gustatevi il video di presentazione sul sito sighet-online :-)

http://www.sighet-online.ro/index.php?option=com_content&view=article&id=24565:video-in-sighet-s-a-deschis-clubul-seniorilor-micul-prin&catid=40:eveniment&Itemid=86

domenica 31 agosto 2014

11° compleanno del Gruppo Speranza e “pensieri vari”


Il 29 agosto, festa del Martirio di San Giovanni Battista, è la festa della nascita del Gruppo Speranza di Sighet. Vogliamo quindi ricordare tutti questi ragazzi che hanno fatto e fanno parte del gruppo e che sono impegnati nel costruire una vita di gruppo e di servizio verso i bambini abbandonati e più a rischio. E’ una realtà molto bella perché gli stessi giovani di Sighet hanno cercato di prendere in mano, nelle loro mani, queste situazioni di disagio e sofferenza e dare una risposta, implicandosi in prima persona. Ed è bello vedere che il gruppo vede continuamente nuove presenza; c’è una grossa presenza di nuovi ragazzi di 14/15 anni che in questi ultimi periodi sono entrati a farne parte. Aprendo quindi una speranza sul futuro.
La festa di questa data ci ricorda che, come il Battista, dobbiamo essere a servizio della Verità, disponibili a dare la stessa vita per i valori in cui crediamo. E’ un po’ lo spirito che questo gruppo vuole avere: mettere il proprio tempo e le proprie energie al servizio di chi soffre, di chi nella vita è stato toccato dall’abbandono e dal disagio, in un clima di fraternità. Ricordando che questo servizio deve avere la priorità, rispetto ai propri bisogni, divertimenti, piaceri... Vuole un po’ essere una scelta di vita.
E allora mi collego al Vangelo di questa domenica, bellissimo, in cui Gesù sgrida Pietro che vuole distoglierlo dal compiere la volontà del Padre, che gli chiede di offrire la propria vita per la salvezza degli uomini. “Tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!” Ci viene chiesto un cambio di mentalità, mettendo il servizio al Regno di Dio sopra ogni cosa, prima del nostro stesso bene, non facendo della nostra felicità, realizzazione, il filo conduttore della nostra vita e il criterio della nostra scala di valori, ma il bene del Regno di Dio. Cioè la salvezza (non solo nell’aldilà, ma già qui sulla terra), la felicità, il bene... dei nostri fratelli. Questo Gesù ci chiede e questo è il vero modo di credere, fare le nostre scelte di vita partendo non da noi, ma dal bene dei fratelli. Quante volte invece noi “pensiamo secondo gli uomini”, cioè primariamente a noi stessi. Credo che questa sia la conversione. E questa sicuramente è anche la croce di cui caricarsi, come Gesù, offrendosi al prossimo, rinunciando a noi. E’ sofferenza e fatica, ma è in vista di una proposta di salvezza e bene. E allora la nostra fede dovrebbe “condizionare”, guidare, molto di più le nostre scelte, quello dovrebbe essere “il” criterio.
In questa occasione della festa del Gruppo Speranza di Sighet, chiediamo la forza del martirio per la Verità, per la Fraternità, per la Solidarietà... per l’Umanità, perché sappiamo veramente metterci al servizio del prossimo, sacrificandoci, offrendo non solo qualche ora alla settimana o al giorno, ma offrendo la stessa prospettiva e impostazione della nostra vita. Pensando al bisogno e al bene di chi soffre e poi a noi. La Priorità del Regno di Dio, regno di fraternità, giustizia pace... Quanto ce n’è bisogno soprattutto in questo periodo.
Allora l’augurio a questi ragazzi, e soprattutto ai più giovani che sono appena entrati, è che vivano con entusiasmo questa chiamata a donarsi al servizio del Vangelo e dei Fratelli che soffrono, e facciano rinascere nel cuore di tutti gli uomini la speranza di una umanità rinnovata
Fraternamente
p. Filippo

lunedì 23 giugno 2014

Nuovo arrivo alla Casa Famiglia SANTA CHIARA di Sighet

Benvenuta Ilenuca!!!
Finalmente molti mesi dopo aver fatto la domanda (ottobre 2013), Ilenuca è entrata nella nostra Casa Famiglia venerdì 6 giugno. Ha 15 anni e fa la 2' superiore. L’ambiente lo conosceva già, essendoci stata per la vacanze di Natale e conoscendo bene Noemi e Melisa. Siamo contenti che sia entrata a far parte della nostra famiglia e che possiamo accompagnarla offrendole il calore di una vera famiglia.
Un grande grazie a Gheorghe e Ioana che sono sempre disponibili all’accoglienza e guardano al bene e al bisogno di questi ragazzi.
Un grande benvenuto e... “cuminte” (fa la brava!)
p. Filippo

martedì 3 giugno 2014

Lettera di padre Filippo sulla situazione dei Progetti a Sighet

Sighet, 1 giugno 2014

Un saluto a tutti voi, amici di Sighet,
in occasione della festa del bambino che si celebra il 1 giugno, volevo approfittare dell’occasione per aggiornarvi su come sta andando a Sighet. Credo che in questa occasione sia giusto esprimere il nostro ringraziamento a voi che sostenete le iniziative a favore dell’infanzia a Sighet. E’ quindi anche la vostra festa alla quale partecipate in un modo attivo condividendo la vita con questi ragazzi.
Come sta andando a Sighet? Quali le novità?
Piccolo Principe: continuano le attività di dopo scuola e ci si sta preparando alle attività “impegnative” dell’estate organizzando il grest di luglio e metà agosto. Vi dobbiamo però annunciare un cambiamento: quest’anno c’è stato un calo notevole della partecipazione dei bambini alle attività del mattino perché stanno diminuendo le classi del pomeriggio (per il calo numerico dei bambini e quindi quasi tutti riescono ad andare al mattino). Allora, dopo esserci confrontati con gli assistenti sociali del comune sui bisogni della comunità, ci siamo indirizzati a impegnare il mattino a favore degli anziani. Per gli anziani non c’è nessuna attività ricreativa e aggregativa e allora con il mese di ottobre apriremo al mattino un centro diurno per anziani (negli stessi ambienti del Piccolo Principe) e che poi al pomeriggio vedranno continuare le attività di dopo scuola già avviate. Cami e Ioana si stanno preparando a questo “cambio” di attività e, oltre ad essersi interessati in zona, in giugno verranno in Italia per una esperienza con la cooperativa COOPSELIOS di Reggio Emilia, specializzata in queste attività.
Casa Famiglia: anche qui sta andando bene e ci sono alcune novità. In estate usciranno Anna e Cristina, che andranno a vivere in un appartamento in centro, sostenute dalla famiglia che le accoglieva in Italia da piccole. Anna lavora da Pinocchio e Cristina in una ditta di materiale ospedaliero e saranno accompagnate da Gheorghe e Ioana in questo importante passo. Ionut ha passato i test di accesso, ed è entrato nel collegio militare a Campolung Moldovenesc. Era suo desiderio diventare poliziotto e per questo ha ottenuto una media alta a scuola (la più alta della sua classe) e ha superato le prove di ingresso. A giorni dovrebbe entrare nella casa Ilenuca, di 15 anni e che era nella casa famiglia Bradului. Da ottobre abbiamo iniziato i documenti e solo ora si stanno concludendo!!! In estate verrà un bimbo di 5 anni che al momento è da alcune suore vicino a Onesti (Moldova rumena) e loro avendo solo bimbe non riescono a tenerlo. Allora tramite i nostri frati ci hanno chiesto se possiamo accoglierlo. Verrà per un periodo in estate per vedere se si riesce a integrare. Farebbe compagnia a David, di 7 anni.
Casa Speranza – Progetto 18+ : in generale sta andando bene e i 9 giovani presenti stanno andando bene. Purtroppo in febbraio è uscita Dorica; ha voluto ritirarsi dal progetto, nonostante le insistenze nostre e delle sorelle, perché aveva trovato un ragazzo e voleva andare a vivere con lui in Italia. Chiaramente il tutto si è rivelato un flop, perché non c’erano le basi per una relazione vera e adesso è con i genitori in una situazione pesante. Questo ci ha richiamato come sono fragili questi ragazzi e come c’è bisogno di proteggerli, sostenerli, rafforzarli. Stiamo cercando di pensare forme per creare discussioni insieme su questi e altri argomenti che riguardano la loro formazione. Nelle cene mensili parlavamo insieme di ciò che succedeva e cercavamo di renderli coscienti delle difficoltà, fragilità, errori... ne parlavamo personalmente nei colloqui ... ma dobbiamo potenziare questo aspetto. Nei primi di gennaio, invece, è uscita Ileana che è andata in Italia da sua mamma per lavorare. Anche qui noi abbiamo esposto la nostra contrarietà, ma così lei desiderava e ha scelto di andare. In estate entreranno due sorelle che adesso sono in una casa famiglia che dipende dall’orfanotrofio, Ileana e Marita.
Come vedete le cose sono sempre in evoluzione o per ripensare i nostri servizi e rispondere ai bisogni che si presentano o per i fallimenti o per le nuove possibilità di speranza che si offrono a bambini o giovani che hanno bisogno di sostegno e accompagnamento. 
A sottolineare questo bisogno vi accenno di un articolo che mi è stato segnalato e che parla delle conseguenze degli “orfani bianchi” cioè dei ragazzi che hanno entrambe i genitori all’estero a lavorare. Un fenomeno che tocca particolarmente Romania e Ucraina. Nonostante sappiano che i genitori sono a lavorare per offrirgli un futuro, vivono in modo drammatico l’abbandono e la solitudine. Questo articolo parla di 40 suicidi in ragazzi coi genitori all’estero dal 2008 ad oggi. Impressionante. questo dice quanto è pesante la sofferenza causata dall’abbandono. Nello stesso tempo, sottolinea quanto è importante l’attività che stiamo facendo per cercare di accompagnare i ragazzi segnati da questa sofferenza per offrirgli affetto e vicinanza, causa di speranza.
Un abbraccio grazie a tutti per quello che fate per noi e per i “nostri figli”
Fraternamente

p. Filippo


mercoledì 28 maggio 2014

Progetto per i bambini della cooperativa Piccolo Principe di Sighet

Ciao a tutti!
Visto che e’ passato un po’ di tempo da quando ci siamo “sentiti”, sento il bisogno di parlarvi di un bel progetto che abbiamo concluso questa mese. Il progetto iniziato l’anno scorso nel mese di novembre, in partenariato con il Liceo Dragos Voda di Sighet era diviso in tre parti:

1.  Confezionare degli oggetti natalizi insieme agli alunni del liceo e organizzare uno stand dentro al liceo per venderli.

2.  Confezionare dei piccoli oggetti artigianali da offrire alle donne e alle mamme nel mese di marzo e ancora un mostra per la vendita dentro al liceo.

3.  Organizzare una gita culturale nei musei artigianali che si trovano andando lungo la strada che segue il fiume Iza (Valea Izei).




 Queste erano in linee generale le idee del progetto che abbiamo rispettato, aggiungendo anche altre attivita’: oltre al lavoro fatto insieme dai bambini del Piccolo Principe e dai volontari del liceo, abbiamo iniziato ad andare in due case famiglie anche durante la settimana (fin d’ora, si andava solo a sabato). Gli allievi, accompagnati da Padre Eugen e Duti hanno fatto servizio a favore dei bimbi disabili cercando cosi di essere un sostegno affettivo per loro ma anche sensibilizzare gli adolescenti che li accompagnavano.
Come dicevo prima, il progetto si e concluso con la gita culturale alla quale hanno partecipato i bambini del Piccolo Principe, educatori e volontari del centro, professori volontari e allievi e naturalmente Padre Eugen, che oltre ad essere impegnato nel progetto per tutta la sua durata, ha parlato anche della dimensione spirituale cristiana quando ci siamo fermati al Monastero di Barsana a visitare il posto ed il museo.
Anche se ci sono tanti risultati belli che sono saltati fuori da questa esperienza io vorrei parlare di alcune che per me sembrano le piu’ importanti:

1. sia i ragazzi che i volontari hanno lavorato, ma proprio usando le loro mani per guadagnarsi i soldi per la gita (attraverso i soldi raccolti con le mostre degli oggetti fatti)

2. in un mondo nel quale la realta’ si confonda troppo spesso con il mondo virtuale, attraverso la gita, i ragazzi hanno capito come l’uomo puo’ vivere nella semplicita’ ma interiorizzare i valori che fanno la sua vita piu’ ricca. E qui vorrei citare l’esempio del maestro Susca Vasile che e’ riconosciuto a livello mondiale (in Italia c’e’ un museo che ha il suo nome), lui fa delle maschere che si chiamano “draconice” che hanno a che fare con una tradizione del Capodanno rumeno e che unisce la saggezza e l’allegria del uomo che ha capito il suo dovere: vivere con semplicita’ nell’ umilita’ e nell’amore di Dio e degli uomini e pone il suo talento a disposizione dei fratelli.

3. Ho lasciato alla fine l’ultimo risultato che vale tanto per noi, quello, che anche se non lo possiamo garantire abbiamo fede che sara’ cosi: i nostri bimbi, uomini di domani, possano capire l’influenza di un mondo materialistico che ha un sistema di valori sbagliato e possano cosi’ costruire qualcosa di diverso per loro!

Un abbraccio a tutti voi e buona vita!

Un saluto dall’equipe del Piccolo Principe















lunedì 6 gennaio 2014

Saluto di Buon Natale e Felice Anno Nuovo da Akhaltsike

Un saluto a tutti voi e un grande augurio di un buon e Santo Natale e un Felice Anno Nuovo. 
Anche noi ad Akhaltsikhe abbiamo celebrato il Natale, anche se è stato un po' diverso,infatti qui gli ortodossi, che sono la maggioranza, lo festeggiano il 7 gennaio (come in Russia); per cui per le strade non c'era quel clima che si sente da noi, essendo ancora in atto i preparativi. Comunque noi abbiamo celebrato a mezzanotte la messa, e c'erano circa 150 persone. 
E' stata una celebrazione semplice, ma bella e sentita. Comunque quello che ci hanno detto è che viene più sentito il capodanno che lo stesso Natale, anche di quello ortodosso. Frutto di anni di regime comunista che ha cercato di sradicare la fede e le sue manifestazioni.
Anche il nostro Babbo Natale qui si chiama "Nonno di neve", e mi richiama il “Mos Gerila” (Vecchio Freddo) rumeno in epoca comunista. 
Credo che queste feste comunque ci richiamino alcune cose importanti:
- la certezza che il Signore è vicino a ognuno di noi, si è incarnato ed è nato in mezzo a noi per condividere la nostra vita, le nostre gioie, le preoccupazioni, le sofferenze... ma è sempre accanto a noi. E con la sua presenza (parola ed esempio) ci illumina e ci guida.
- il dono del tempo. L'anno che si apre sottolinea questo dono che si apre davanti a noi e ci interpella su come lo usiamo.
Allora l'augurio è che sentiate sempre vicino a voi la presenza viva e concreta del Signore e di usare bene il dono del tempo per crescere nella verità e nel bene. Usiamo questo tempo per costruire un mondo diverso, più bello per tutti, più giusto... e costruire una vera fraternità universale. Mettendoci del nostro. Tempo, energie, fatiche. 
Un abbraccio e tanti auguri per vivere un Santo Natale e incarnare questa santità nel tempo che ci è dato.
p. Filippo

Nota della redazione: padre Filippo ci ha mandato anche questo link, il sito georgiano della TV locale che ha mandato in onda un servizio sulla Messa di Natale, questo per vedere come si è svolta la messa ed anche per vedere dal sito i caratteri e la lingua georgiana, che tanto stanno facendo faticare padre Filippo nell'impararla :-)