Il 29 agosto, festa del Martirio di San Giovanni Battista, è la festa della nascita del Gruppo Speranza di Sighet. Vogliamo quindi ricordare tutti questi ragazzi che hanno fatto e fanno parte del gruppo e che sono impegnati nel costruire una vita di gruppo e di servizio verso i bambini abbandonati e più a rischio. E’ una realtà molto bella perché gli stessi giovani di Sighet hanno cercato di prendere in mano, nelle loro mani, queste situazioni di disagio e sofferenza e dare una risposta, implicandosi in prima persona. Ed è bello vedere che il gruppo vede continuamente nuove presenza; c’è una grossa presenza di nuovi ragazzi di 14/15 anni che in questi ultimi periodi sono entrati a farne parte. Aprendo quindi una speranza sul futuro.
La festa di questa data ci ricorda che, come il Battista, dobbiamo essere a servizio della Verità, disponibili a dare la stessa vita per i valori in cui crediamo. E’ un po’ lo spirito che questo gruppo vuole avere: mettere il proprio tempo e le proprie energie al servizio di chi soffre, di chi nella vita è stato toccato dall’abbandono e dal disagio, in un clima di fraternità. Ricordando che questo servizio deve avere la priorità, rispetto ai propri bisogni, divertimenti, piaceri... Vuole un po’ essere una scelta di vita.
E allora mi collego al Vangelo di questa domenica, bellissimo, in cui Gesù sgrida Pietro che vuole distoglierlo dal compiere la volontà del Padre, che gli chiede di offrire la propria vita per la salvezza degli uomini. “Tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!” Ci viene chiesto un cambio di mentalità, mettendo il servizio al Regno di Dio sopra ogni cosa, prima del nostro stesso bene, non facendo della nostra felicità, realizzazione, il filo conduttore della nostra vita e il criterio della nostra scala di valori, ma il bene del Regno di Dio. Cioè la salvezza (non solo nell’aldilà, ma già qui sulla terra), la felicità, il bene... dei nostri fratelli. Questo Gesù ci chiede e questo è il vero modo di credere, fare le nostre scelte di vita partendo non da noi, ma dal bene dei fratelli. Quante volte invece noi “pensiamo secondo gli uomini”, cioè primariamente a noi stessi. Credo che questa sia la conversione. E questa sicuramente è anche la croce di cui caricarsi, come Gesù, offrendosi al prossimo, rinunciando a noi. E’ sofferenza e fatica, ma è in vista di una proposta di salvezza e bene. E allora la nostra fede dovrebbe “condizionare”, guidare, molto di più le nostre scelte, quello dovrebbe essere “il” criterio.
In questa occasione della festa del Gruppo Speranza di Sighet, chiediamo la forza del martirio per la Verità, per la Fraternità, per la Solidarietà... per l’Umanità, perché sappiamo veramente metterci al servizio del prossimo, sacrificandoci, offrendo non solo qualche ora alla settimana o al giorno, ma offrendo la stessa prospettiva e impostazione della nostra vita. Pensando al bisogno e al bene di chi soffre e poi a noi. La Priorità del Regno di Dio, regno di fraternità, giustizia pace... Quanto ce n’è bisogno soprattutto in questo periodo.
Allora l’augurio a questi ragazzi, e soprattutto ai più giovani che sono appena entrati, è che vivano con entusiasmo questa chiamata a donarsi al servizio del Vangelo e dei Fratelli che soffrono, e facciano rinascere nel cuore di tutti gli uomini la speranza di una umanità rinnovata
Fraternamente
p. Filippo
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