notizie e commenti di padre Filippo dalla missione di Sighet, Romania

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martedì 3 giugno 2014

Lettera di padre Filippo sulla situazione dei Progetti a Sighet

Sighet, 1 giugno 2014

Un saluto a tutti voi, amici di Sighet,
in occasione della festa del bambino che si celebra il 1 giugno, volevo approfittare dell’occasione per aggiornarvi su come sta andando a Sighet. Credo che in questa occasione sia giusto esprimere il nostro ringraziamento a voi che sostenete le iniziative a favore dell’infanzia a Sighet. E’ quindi anche la vostra festa alla quale partecipate in un modo attivo condividendo la vita con questi ragazzi.
Come sta andando a Sighet? Quali le novità?
Piccolo Principe: continuano le attività di dopo scuola e ci si sta preparando alle attività “impegnative” dell’estate organizzando il grest di luglio e metà agosto. Vi dobbiamo però annunciare un cambiamento: quest’anno c’è stato un calo notevole della partecipazione dei bambini alle attività del mattino perché stanno diminuendo le classi del pomeriggio (per il calo numerico dei bambini e quindi quasi tutti riescono ad andare al mattino). Allora, dopo esserci confrontati con gli assistenti sociali del comune sui bisogni della comunità, ci siamo indirizzati a impegnare il mattino a favore degli anziani. Per gli anziani non c’è nessuna attività ricreativa e aggregativa e allora con il mese di ottobre apriremo al mattino un centro diurno per anziani (negli stessi ambienti del Piccolo Principe) e che poi al pomeriggio vedranno continuare le attività di dopo scuola già avviate. Cami e Ioana si stanno preparando a questo “cambio” di attività e, oltre ad essersi interessati in zona, in giugno verranno in Italia per una esperienza con la cooperativa COOPSELIOS di Reggio Emilia, specializzata in queste attività.
Casa Famiglia: anche qui sta andando bene e ci sono alcune novità. In estate usciranno Anna e Cristina, che andranno a vivere in un appartamento in centro, sostenute dalla famiglia che le accoglieva in Italia da piccole. Anna lavora da Pinocchio e Cristina in una ditta di materiale ospedaliero e saranno accompagnate da Gheorghe e Ioana in questo importante passo. Ionut ha passato i test di accesso, ed è entrato nel collegio militare a Campolung Moldovenesc. Era suo desiderio diventare poliziotto e per questo ha ottenuto una media alta a scuola (la più alta della sua classe) e ha superato le prove di ingresso. A giorni dovrebbe entrare nella casa Ilenuca, di 15 anni e che era nella casa famiglia Bradului. Da ottobre abbiamo iniziato i documenti e solo ora si stanno concludendo!!! In estate verrà un bimbo di 5 anni che al momento è da alcune suore vicino a Onesti (Moldova rumena) e loro avendo solo bimbe non riescono a tenerlo. Allora tramite i nostri frati ci hanno chiesto se possiamo accoglierlo. Verrà per un periodo in estate per vedere se si riesce a integrare. Farebbe compagnia a David, di 7 anni.
Casa Speranza – Progetto 18+ : in generale sta andando bene e i 9 giovani presenti stanno andando bene. Purtroppo in febbraio è uscita Dorica; ha voluto ritirarsi dal progetto, nonostante le insistenze nostre e delle sorelle, perché aveva trovato un ragazzo e voleva andare a vivere con lui in Italia. Chiaramente il tutto si è rivelato un flop, perché non c’erano le basi per una relazione vera e adesso è con i genitori in una situazione pesante. Questo ci ha richiamato come sono fragili questi ragazzi e come c’è bisogno di proteggerli, sostenerli, rafforzarli. Stiamo cercando di pensare forme per creare discussioni insieme su questi e altri argomenti che riguardano la loro formazione. Nelle cene mensili parlavamo insieme di ciò che succedeva e cercavamo di renderli coscienti delle difficoltà, fragilità, errori... ne parlavamo personalmente nei colloqui ... ma dobbiamo potenziare questo aspetto. Nei primi di gennaio, invece, è uscita Ileana che è andata in Italia da sua mamma per lavorare. Anche qui noi abbiamo esposto la nostra contrarietà, ma così lei desiderava e ha scelto di andare. In estate entreranno due sorelle che adesso sono in una casa famiglia che dipende dall’orfanotrofio, Ileana e Marita.
Come vedete le cose sono sempre in evoluzione o per ripensare i nostri servizi e rispondere ai bisogni che si presentano o per i fallimenti o per le nuove possibilità di speranza che si offrono a bambini o giovani che hanno bisogno di sostegno e accompagnamento. 
A sottolineare questo bisogno vi accenno di un articolo che mi è stato segnalato e che parla delle conseguenze degli “orfani bianchi” cioè dei ragazzi che hanno entrambe i genitori all’estero a lavorare. Un fenomeno che tocca particolarmente Romania e Ucraina. Nonostante sappiano che i genitori sono a lavorare per offrirgli un futuro, vivono in modo drammatico l’abbandono e la solitudine. Questo articolo parla di 40 suicidi in ragazzi coi genitori all’estero dal 2008 ad oggi. Impressionante. questo dice quanto è pesante la sofferenza causata dall’abbandono. Nello stesso tempo, sottolinea quanto è importante l’attività che stiamo facendo per cercare di accompagnare i ragazzi segnati da questa sofferenza per offrirgli affetto e vicinanza, causa di speranza.
Un abbraccio grazie a tutti per quello che fate per noi e per i “nostri figli”
Fraternamente

p. Filippo


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