Un saluto dalla Georgia! Con p. Tomasz ci siamo spostati ad
Akhaltsikhe, la cittadina dove svolgeremo il nostro servizio pastorale, e ci
stiamo inserendo nella realtà locale. Facciamo la messa nella Chiesa
parrocchiale (chiaramente in georgiano!) e anche i vespri, con alcune signore
della parrocchia (non vi parlo della velocità della recita dei salmi se no vi
addormentate anche voi!).
Volevo accennarvi a una cosa interessante che ci è capitata.
Sapete (se no ve lo dico ora) che stiamo ristrutturando una casa che il vescovo
ha dato a noi frati per fare il nostro conventino e gli ambienti per le
attività parrocchiali. Abbiamo iniziato col tetto, che speriamo di finire prima
che arrivi la neve. Il resto della necessaria ristrutturazione lo faremo dalla prossima
primavera. Il capo mastro dei lavori è un armeno (nella regione di Akhaltsikhe
c’è una forte presenza armena, essendo vicino al confine anche con l’Armenia).
Bene, quest’uomo ci ha portato a casa sua, nel villaggio di Tzurudu, a 6 km di
strada sterrata dalla nostra città, per vedere un libro sacro.
E’ chiamato “Libro di
San Giovanni” del 974 d.C.Avete capito bene, del 974! Un libro che parla della vita di San Giovanni Battista e di quella di Gesù, scritto in Armeno, un armeno antico che non conoscono più. Ma per fortuna in alcune pagine ci sono delle note scritte in armeno nel 1800; peccato che neanche quell’armeno sia più conosciuto. E' conservato da questa famiglia in un piccolo altare, le pagine sono di pelle e sono conservati molto bene anche alcune immagini.
Ma perché ce l’ha quest’uomo in casa sua e da chi l’ha
avuto?
Ci ha raccontato così la storia della sua famiglia e del suo popolo.
Saprete dello sterminio degli Armeni in Turchia nel XIX secolo.
Il sacerdote
armeno della città di Erzerum (Turchia), vedendo come sarebbe finita la loro
situazione, divise tra i fedeli tutti gli oggetti e libri della Chiesa perché
li salvassero dalla distruzione.
Un bisnonno di questo signore nel 1828 partì
con la famiglia da Erzerum e venne in Georgia per salvarsi dallo sterminio,
portando con se questo libro antico.
Nel villaggio ci sono altre famiglie che
hanno altri oggetti sacri e che poi hanno conservato gelosamente perché segno
della fede e della storia del loro popolo.
Ci ha così parlato dello sterminio degli armeni, un’altra
pagina nera della storia dell’umanità, una pagina drammatica per questo popolo,
e che ancora una volta richiama fin dove può arrivare l’uomo quando perde il
lume della ragione della propria umanità.
Vi consiglio di informarvi su questo
sterminio perché è sempre un’occasione per rendersi conto di quello che è stato vissuto da
uomini come noi e di come siamo chiamati a lottare contro ogni forma di
violenza ed essere costruttori di pace.
Se volete ci sono questi 2 film:
“Ararat – Il monte
dell’Arca”, con Charles Aznavour (il cui padre è
di Akhaltsikhe) e
“Mayrig” (traduzione: Madre) con Omar Sharif e Caludia Cardinale.
Ci sono anche 2 bei libri che ho letto:
“La masseria delle allodole” (c’è anche
il film) e “Armenia” di Sinoue Gilbert.
Un abbraccio e ... buona formazione!!!
p. Filippo
cred ca a fost o reala emotie sa ai o astfel de carte in mana!
RispondiEliminama bucur mult pt tine!
traduzione del commento della Cami:
RispondiEliminaCredo che sia stata una vera emozione di avere quel libro in mano!
Sono così felice per te!