Oggi abbiamo celebrato nella nostra Parrocchia Greco Cattolica di Sighet la festa patronale. La Chiesa è dedicata a Cristo Re dell'universo e alle 11 c'è stata la messa solenne. Dopo la messa una abbuffata di sarmale, dolci e tuica a tutti i partecipanti.
Volevo approfittare di questa occasione per chiarire una cosa che, personalmente, mi da molto fastidio. Il vangelo di questa festa parla del giudizio finale in cui il criterio è quello della carità: "quello che avete fatto a uno di questi nel mio nome l'avete fatto a me."
Spesso quando si parla della nostra presenza e attività le si definisce "sociali". Sinceramente non capisco cosa voglia dire. Pare sia in contrapposizione con pastorali o evangeliche. Boh? E' chiaro che sono "sociali" perché sono rivolte a persone che fanno parte della società di cui facciamo parte, ma nella loro motivazione sono profondamente diverse da quelle che fanno gli assistenti sociali (anche se materialmente possono essere identiche). La nostra presenza e attività è "caritativa" cioè vuole essere segno dell'amore di Dio per chi è nel bisogno. Credo che la spiritualità debba concretizzarsi nella carità, se rimane fine a se stessa credo che non abbia tanto senso. Rifiuto quindi di definire le nostre attività sociali, ma piuttosto caritative e "teofaniche" (che manifestano l'amore di Dio per i suoi figli). Buona festa a tutti
Volevo approfittare di questa occasione per chiarire una cosa che, personalmente, mi da molto fastidio. Il vangelo di questa festa parla del giudizio finale in cui il criterio è quello della carità: "quello che avete fatto a uno di questi nel mio nome l'avete fatto a me."
Spesso quando si parla della nostra presenza e attività le si definisce "sociali". Sinceramente non capisco cosa voglia dire. Pare sia in contrapposizione con pastorali o evangeliche. Boh? E' chiaro che sono "sociali" perché sono rivolte a persone che fanno parte della società di cui facciamo parte, ma nella loro motivazione sono profondamente diverse da quelle che fanno gli assistenti sociali (anche se materialmente possono essere identiche). La nostra presenza e attività è "caritativa" cioè vuole essere segno dell'amore di Dio per chi è nel bisogno. Credo che la spiritualità debba concretizzarsi nella carità, se rimane fine a se stessa credo che non abbia tanto senso. Rifiuto quindi di definire le nostre attività sociali, ma piuttosto caritative e "teofaniche" (che manifestano l'amore di Dio per i suoi figli). Buona festa a tutti
è vero padre filippo quando aiutiamo il prossimo bisogna farlo nella maniera che ci ha indicato il Signore,ma purtroppo in un mondo sempre piu laico e privo di Dio anche i termini bellissimo come carità viene sostituito con sociale.Buon Natale a tutti
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