è da un po’ che volevo scrivervi per condividere con voi due
libri per me molto belli e importanti che ultimamente mi è capitato di leggere.
Vedendo le immagini dell’incontro del papa coi giovani a Manila, soprattutto le
domande che Gyzelle di soli 12 anni ha fatto al papa (veramente commoventi e
pesanti), ho sentito l’urgenza di condividere quello che questi 2 libri hanno
significato.
Questi libri sono “Non dirmi che hai paura” (Giuseppe
Catozzella) e “Ciò che l’inferno non è” (Alessandro D’Avenia)


Credo siano bellissimi perché aiutano a guardare le
situazioni di queste persone dal loro punto di vista, coi loro occhi. E così
cadono i nostri pregiudizi o facili giudizi su persone che facilmente
giudichiamo come negative, ma senza capire la durezza della realtà in cui sono
cresciute. Credono che aiutino a creare in noi una cultura della “prossimità”,
immedesimandoci nell’altro, capendone le sofferenze e il perché di certe
scelte. E quindi farci prossimi, lottando insieme a loro per una prospettiva
diversa di vita.
E l’abbraccio che il papa da a questa ragazzina nelle
Filippine, che pone domande così pesanti e che dovrebbero mettere in crisi le
nostre coscienze, è l’abbraccio che dovremmo poter dare anche noi a tutte
queste situazioni di sofferenza.
Buona lettura e ditemi cosa ne pensate!
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